inerzia
Cammino per strade che non conosco,
in mezzo a persone che non ho mai visto
e che probabilmente non vedrò mai più...
o nemmeno me ne ricorderò.
Cammino quasi per inerzia, spinta non so
da cosa o forse dalla disperata ricerca di un qualche piccolo
entusiasmo da afferrare.
Osservo la gente passare, osservo i loro
volti sorridenti e mi chiedo perché...
Provo a specchiarmi sulle cose che mi
circondano ma mi sento un'estranea,
mi specchio su volti e cose che non
m'appartengono e alle quali non appartengo.
li osservo, sì...ma in realtà non li
vedo nemmeno.
Ogni tanto incrocio una carrozzina e per
un attimo un bagliore m'illumina gli occhi
...per un attimo.
Non controllo i miei passi e proseguo
senza sapere né verso dove né verso cosa.
Mi guardo intorno senza guardare e ogni
cosa mi appare finta, irreale...
come i miei passi, come le mie
sensazioni, come le mie emozioni.
Vago senza stupore come se niente mi
sfiorasse.
Ogni tanto qualcosa cattura il mio
sguardo, allora mi illudo di vedere qualcosa...
una finestrella con una piantina appesa,
una crepa sul muro, una serratura arrugginita...
due papere sul fiume, un tronco sotto il
ponte, il suo riflesso sull'acqua.
Scatto qualche foto e solo il giorno
dopo mi accorgo che su quel tronco vi si posavano sopra due
uccellini.
Continuo a scattare foto come se volessi
portare con me quei piccoli ma effimeri istanti...
e continuo a camminare e a muovermi in
tutte le direzioni,
sentendomi un ologramma proiettato lungo
queste strade
...come ci sono finita qui?!?
Vicolo Disciplina
seduta su un gradino, sento le risate e
gli schiamazzi delle persone dentro al locale...
ma qualcosa mi blocca e non riesco ad
entrare,
così rimango qui col bicchiere di birra
in mano, una sigaretta in bocca e un foglio e una penna...
"Vicolo Disciplina"...mah, che
nome.
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