giovedì 1 marzo 2012

a piccoli sassi


Provo a sentire qualcosa...il calore dei sassi sulla pelle, le onde del mare mentre s'avvicinano sempre di più al telo, le voci bisbiglianti delle persone vicine, le urla di quelle lontane.
Il verso delle cicale, il ronzio di qualche insettino, i passi continui dei bagnanti.
Provo ad osservare i monti verdi di fronte a me, mi volto e provo ad osservare l'orizzonte e ad intravvedere le immagini sfocate che si perdono in esso.
Provo a sorridere in faccia al sole, a prendere i suoi raggi con gli occhi chiusi e le mani aperte ma mi distrae quel trenino che passa continuamente...provo a sentirne il rumore, ma è piccolo e veloce, dura poco e si dimentica in fretta.
C'è un forte vento oggi ma non mi sfiora i capelli né mi rinfresca la pelle.
M'immergo nell'acqua ma non mi sa di niente...nemmeno il sale m'infastidisce.
Vedo una distesa di ciottolini, ci sono seduta sopra e non me ne sono accorta.
Appoggio una mano, muovo un po' le dita e comincio a sentirne il calore e a percepirne le forme.
Per oggi raccoglierò solo sassi e li porterò a casa con me, sperando di riuscire a sentire almeno quel qualcosa di così semplice, innocente e puro che mi ricordi la bambina che sono...

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